Club per l’UNESCO Ticino attività 2011.

 

L'anno 2011 è stato un anno molto importante per il Club per l'UNESCO Ticino.

Infatti si è potuto consolidare l'aspetto delle varie collaborazioni ed inoltre si è presentata l'opportunità di realizzare numerose attività all'interno del Cantone.

Il desiderio di conoscere e di vivere secondo i principi della non-violenza e della pace non è passato di moda e il Club per l'UNESCO ha potuto verificare concretamente proprio questo assunto. Sempre di più e contro tutte le apparenze più negative, la pace è una "sete" presente nel cuore di ogni persona, soprattutto nel cuore di molti giovani. Ed è proprio il concetto di pace a cui l'UNESCO da sempre si rivolge con tutte le sue forze, ad essere al centro dell'attenzione, quella forma mentale e quell'analisi personale in grado di allargare gli orizzonti e di abbattere le barriere tra culture diverse, tra generazioni e tra persona e persona. Costruire delle attività e degli incontri in questo senso, è stato l'impegno del Club per l'UNESCO nel 2011.

Una missione, una responsabilità e una ricerca molto sentite, che hanno portato a tessere relazioni e a costruire una rete di sempre nuovi contatti.

 

Il 2 febbraio 2011,

il Club per l'UNESCO Ticino ha partecipato alla Tavola Rotonda incentrata sulla violenza giovanile e sul Fumetto K, al quale nel 2010 il Club aveva concesso il proprio partenariato.

La Fondazione Damiano Tamagni ha avuto origine dai tragici avvenimenti che si sono verificati a Locarno, nella notte fra il 1 e il 2 febbraio 2008. La fondazione ha lo scopo di ricordare la memoria di Damiano Tamagni e di volgere in positivo quel drammatico avvenimento, a scopi educativi.
Il fumetto “K” è rivolto in particolare ai giovani e mette in evidenza l’assurdità della violenza e le sue conseguenze. In modo particolare sottolinea che la sofferenza drammaticamente vissuta si prolunga nel tempo per molti anni e coinvolge numerose persone.

 

La copertina del fumetto “K”  

 

Il Club per l’UNESCO Ticino è stato invitato a far parte della tavola rotonda di presentazione del fumetto K. L’argomento svolto dal Club è stato: “La Cultura della Pace come arma per sconfiggere la violenza”.

L’intervento, articolato in due parti, si è concentrato innanzitutto sull’analisi di questa massima di Federico Mayor: " L'azione dell'UNESCO si basa sulla convinzione che sia possibile cambiare il corso del mondo, perché il futuro si costruisce fin dal presente. Questa costruzione sarà solida solo se appoggerà su una coscienza profonda della distanza che separa ciò che è, da ciò che dovrebbe essere e su di una visione etica chiara...   ... Sforzarsi di comprendere la realtà per immaginare il futuro, realizzare il possibile e tentare l'impossibile."

È stato possibile quindi esaminare quali sono i meccanismi della violenza, elementari e istintivi e quindi facilmente attuabili, mentre l’operare per la pace, complesso ed evoluto, richiede impegno e sacrificio.

Nella seconda parte della tavola rotonda è stato trattato più specificamente l’argomento del fumetto. Così come è stato recepito e compreso dal Club e quali appaiono i passaggi più interessanti e significativi. In particolare è stato sottolineato come il fumetto renda molto bene la realtà della violenza: una china che ha risultati imprevedibili persino per chi la pratica e che genera ferite psicologiche che non si possono rimarginare neppure nel corso degli anni.

 

Nel mese di marzo 2011,

il Club ha gettato le basi per una collaborazione tra lo psichiatra Italo-Americano Mark T. Palermo e la Scuola Professionale per Sportivi di Élite a Tenero. Si realizzeranno infatti nella primavera del 2012, alcuni incontri di approfondimento fra lo psichiatra, i docenti e gli studenti della Scuola, proprio sul disagio giovanile e sui comportamenti violenti e aggressivi.

 

Il 2 aprile 2011,

nella Sala Patriziale del Municipio di Bellinzona, il Club per l'UNESCO Ticino, ha presentato al pubblico e alle Autorità Comunali, la traduzione del libro "La forza nella distensione muscolare", di Kurt e Reiner Mosetter, nell'ambito delle attività per uno sviluppo sostenibile.

Oggi con le neuroscienze si è fatta chiarezza sui meccanismi biochimici che governano il dolore, ma la descrizione non è né la cura, né la prevenzione degli stati dolorosi.

I metodi di prevenzione e cura proposti sotto il nome Mioriflessologia sono una nuova via per affrontare il problema del dolore e dei traumi.

Non c'è da stupirsi che proprio in Germania siano state fatte tante ricerche in questo campo, perché non si deve dimenticare la grande ferita riportata da questo popolo con la tragedia della guerra e dell'olocausto.

La Mioriflessologia è stata sviluppata partendo da discipline diverse. Contiene l’esperienza e il sapere di antiche culture, così come i risultati della fisica moderna e dell'attuale medicina accademica. Elementi a prima vista distanti e modelli di pensiero diversi si intrecciano in un concetto di terapia e di trattamento, che si sviluppa su più livelli. La Mioriflessologia si fonda sulla possibilità di influenzare dal punto di vista biochimico e neurobiologico, attraverso la stimolazione manuale di determinati riflessi muscolari periferici, le strutture cerebrali alla base dei meccanismi dello stress e del dolore.

Oltre alle tecniche mediche la Mioriflessologia si arricchisce di una serie di esercizi (Eserci-zi KiD), che completano i trattamenti e permettono semplici applicazioni anche a casa.

Questo trattamento del dolore e delle restrizioni al movimento è persistente ed efficace, tanto che alcuni paesi Europei lo stanno adottando nell'ambito della Protezione Civile, per assistere sia le vittime di incidenti e traumi, sia gli operatori impegnati nelle missioni di soccorso.

La sofferenza è invisibile e proprio per questo vicina alla soglia del mistero. Affrontare questo mistero è stata la sfida del gruppo di ricercatori tedeschi.

La Mioriflessologia mostra quanto strettamente sia intrecciato il benessere fisico con quello mentale e interiore, infatti il corpo da veicolo di sentimenti e "felicità", può cristallizzare il dolore e diventare carcere.

Ora in Ticino questa tecnica viene presentata grazie anche alla traduzione in italiano del manuale tedesco, realizzata gratuitamente e senza scopo di lucro dal Club per l'UNESCO Ticino e uscita di recente per le edizioni Salvioni.

 

Il 29 maggio 2011,

il Club ha partecipato alla realizzazione di un pomeriggio alle Scuole Nord di Bellinzona. "Tra i castelli tre generazioni in coro": un'attività entusiasmante e molto sentita, dove bambini, giovani ed anziani si sono esibiti in una carrellata di musiche e canti.

 

Nel mese di luglio 2011,

il Club per l'UNESCO Ticino ha tenuto una serie di riunioni informative, nella località termale di Abano Terme in Veneto, per illustrare gli intenti dell'UNESCO e i suoi scopi. É infatti forte il desiderio di alcuni dirigenti del luogo, di creare le premesse e gettare le basi per il riconoscimento delle Terme Euganee quale Patrimonio Mondiale.

 

Il 25 agosto 2011,

è stato consegnato alla Comunità della Collegiata di Bellinzona, il CD realizzato dal Club in ricordo dei 12 anni di permanenza di don Marco Dania nella Chiesa Collegiata. Il CD contiene la Solenne Liturgia del Giovedì Santo e i canti della Corale Juventus. Questo CD è frutto della collaborazione tra un esperto informatico e alcuni giovani, che ne hanno curato la stesura definitiva.

 

Tra il 30 settembre e il 2 di ottobre,

il club per l'UNESCO Ticino ha potuto partecipare al primo Forum Internazionale "Generazioni nel cuore della pace".

Questo Forum è stato ideato da un gruppo di persone, con la partecipazione di ospiti illustri sia Svizzeri che Europei.

Il Forum vuole costruire una piattaforma di dialogo e di lavoro comune, ai fini della comprensione fra culture e fra generazioni.

La presenza del Club per l’UNESCO Ticino è stata importante e distribuita durante il pomeriggio del sabato 1 e il pomeriggio della domenica 2 ottobre.

La giornata del sabato era orientata alla esibizione di gruppi etnici e folkloristici. Il Club ha avuto l’onore di inquadrare queste performance nell’ambito della Cultura della Pace.

La domenica  era dedicata alle tavole rotonde, organizzate per sviluppare il tema della violenza in ambito giovanile e il tema del doppio ruolo, positivo e negativo, dei social network nell’educazione delle nuove generazioni.

La dottoressa Eleonora Traversi, vicepresidente del Club, ha partecipato alla tavola rotonda del primo pomeriggio, presentando una relazione sulla violenza nella vita quotidiana ed in ambito scolastico. (Analisi delle problematiche della famiglia e dell’età evolutiva).

Successivamente nella tavola rotonda conclusiva, il dott. Roberto Ghini presidente del Club ha dibattuto le responsabilità di internet, che in certe occasioni può esercitare un ruolo di validissimo strumento di pace, ma molto spesso crea sentimenti conflittuali e vuote illusioni. (Analisi sulla colonizzazione dell’immaginario, cioè sul fragile equilibrio fra reale e virtuale).

Entrambi gli interventi sono stati inquadrati nell’ambito dello sviluppo sostenibile e della Cultura della Pace.

 

  Generazioni nel cuore della pace

 

Il 7 ottobre 2011,

il Club ha deciso di sostenere il progetto "Mostra di pittura-scultura di Maurizio Di Vuolo, all'interno della Palestra medicale e studio di Fisioterapia, il Centro a Bellinzona". Questa mostra promuove concretamente la fusione tra la creatività e il benessere.

Tutto è iniziato quando l'estroso artista ha realizzato un'esposizione delle sue opere all'interno della palestra medicale il CENTRO. La mostra è riuscita molto bene, ha suscitato interesse, tanto da meritare l'attenzione del Club per l'UNESCO Ticino sia per il messaggio contenuto negli originalissimi quadri-sculture, sia per la volontà di portare gioia e fantasia in un luogo di cura.

La successiva idea di realizzare un’attività creativa con i bambini della Scuola dell'infanzia di Monte Carasso e di coinvolgere le famiglie, mettendole a confronto con l’esperienza dei loro piccoli, è stato un ulteriore arricchimento.

Si è voluto così sottolineare quanto in realtà sia importante per tutti, un'autentica esperienza creativa.

 

I bambini osservano le opere di Maurizio Di Vuolo.

L'autore sta descrivendo il significato della sua opera con l'intento di invogliare i bambini ad elaborarla a modo loro.

 

 

I bimbi della Scuola dell'infanzia si sono potuti confrontare con l'artista e hanno espresso liberamente i propri sentimenti e le proprie idee. Tutti hanno realizzato molti disegni su fogli di carta, che contenevano un dettaglio di alcune opere di Maurizio.

In un secondo tempo, prendendo spunto dallo stesso tema della mostra: “I fragili equilibri della vita”, i bambini sono venuti in contatto con la fisicità del proprio corpo, approfittando dell'ambiente adatto. Attraverso il gioco, con l'aiuto delle loro maestre Ilaria e Anna e dello staff dello studio, hanno infatti sperimentato le corrette posture dello stare seduti e dello stare in piedi, per avere cura della propria schiena.

 

Marzo-Dicembre 2011.

Collaborazione tra il Club per l'UNESCO Ticino e l'Helvetic Music Institute di Bellinzona. Tutte le attività che sono state svolte con l'Helvetic Music Institute di Bellinzona, hanno avuto come obiettivo, l'educazione all'ascolto.

 

Il pianista Enrico Intra a Dyapason

 

Queste attività hanno sempre lo scopo di sottolineare l'importanza della musica come strumento di comunicazione e di relazione.

Di seguito riportiamo un breve riassunto delle serate.

Giovedì 24 marzo, "Chitarre in jazz".

Franco Cerri, pietra miliare della storia del jazz mondiale, dialoga e si esibisce con Paolo Cattaneo.

Sabato 14 maggio, "Giacomo Ceschin jazz trio".

In questo trio l'inconfondibile timbrica dell'organo Hammond, si fonde con le sonorità della chitarra e delle percussioni.

Giovedì 29 settembre, "Piano in jazz".

Enrico Intra pianista, compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra tra i più importanti nella storia del jazz europeo, partecipa a questa serata, eseguendo variazioni e brani originali.

Giovedì 27 ottobre, "Toco Tico Trio".

Questo trio di fisarmonica, pianoforte e percussioni, presenta un percorso di danze e musiche da tutto il mondo, con elaborazioni che utilizzano strumenti etnici rari.

 

18 dicembre 2011

Due cori per un concerto di Natale.

In occasione delle festività natalizie, il Club per l’UNESCO Ticino ha dato un valido contributo al concerto dei cori dell’Helvertic Music Institute. Infatti il Coro “Voci colorate” delle Scuole Elementari di Bellinzona ha compiuto quest’anno il suo secondo anno di attività sotto la guida del maestro Christian Barella. È un coro composto da una trentina di allievi dai sette agli undici anni di età.

Il Coro di canto moderno HMI, sotto la guida del maestro Giovanni Bonariva, raccoglie invece una ventina di giovani, alcuni dei quali assai dotati dal punto di vista vocale.

Al Club è sembrato naturale sostenere questo concerto, che ha visto i due cori alternarsi, ma anche cantare assieme, nel migliore spirito di incontro fra generazioni.

Questa manifestazione ha avuto un grande successo. Tantissimi gli anziani presenti, felici di vedere che la musica e il canto di qualità vengono ancora coltivati dalle nuove generazioni.

 

 

 

Roberto Ghini

Presidente del Club per l’UNESCO Ticino