Club per l’UNESCO Ticino attività 2016

 Introduzione

 Durante l'anno 2016 il Club per l'UNESCO Ticino ha affrontato il problema dei Diritti Umani.

Tanto è stato detto e scritto sui Dritti Umani, ma in fondo essi sono una sfida che ci coinvolge tutti e che il Club per l'UNESCO Ticino ha voluto approfondire.

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo del 1948 rimane sempre un riferimento importante, cui devono far capo le nuove sfide nel campo dei Diritti dell'Uomo.

Alcune di queste sfide sono per esempio: il diritto di una società multietnica contro il razzismo e l'intolleranza, il dritto al lavoro, alla salute, ad un ambiente sano, ad una vita dignitosa, il diritto al dibattito e alla trasparenza nelle questioni politiche.

È importante vedere che oggi la Società Civile insorge contro ogni sopraffazione e soprattutto contro l'aver ridotto l'uomo a semplice elemento di un enorme mercato mondiale.

Questa è la presa di coscienza che l'UNESCO definisce Nuovo Umanesimo.

Il Nuovo Umanesimo e i Diritti dell'Uomo hanno il medesimo obiettivo: un mondo di pace e di giustizia.

Questo concetto viene ben descritto dalle parole che il leader americano Robert Kennedy pronunciò a Citta del Capo, il 7 giugno 1966. Egli disse:

"Ogni volta che un uomo si leva per difendere un ideale, o si batte per migliorare il destino degli altri, o insorge contro un'ingiustizia, egli lancia una minuscola onda di speranza, un'onda che incontrandosi con tante altre che vengono da sorgenti di energia e di audacia, può formare una corrente capace di abbattere le più possenti muraglie di oppressione."

Durante tutto il 2016

Dossier sul 3° binario AlpTransit

 

 È stato un momento molto importante per il Club per l’UNESCO Ticino, la condivisione del problema 3° binario AlpTransit con i club di Ginevra, Losanna e Friburgo, con la Federazione Europea dei Club e Centri UNESCO e con diversi Club stranieri.

La trasparenza e la condivisione sono due fattori fondamentali per la soluzione dei problemi, infatti dal dialogo con gli altri Club sono emerse proposte e strategie interessanti.

Qualunque sarà il destino di Bellinzona, il Club per l’UNESCO Ticino avrà fatto tutto il possibile per la salvaguardia dei Castelli di Bellinzona.

 Autunno 2015 – maggio 2016

Progetto "Sono solo canzonette" 

Il progetto “Sono solo canzonette” nasce dalla collaborazione del Club per l’UNESCO Ticino, con la Scuola Helvetic Music Institute di Bellinzona.

Il progetto consiste nella realizzazione di canzoni originali su di un tema stabilito.

Il progetto ha una certa complessità ed è articolato in diverse fasi:

 

­       Scelta del tema “il futuro”, come tema per la realizzazione delle canzoni.

­       Realizzazione della canzoni da parte di gruppi di giovani musicisti.

­       Esecuzione e registrazione delle canzoni.

­       Realizzazione di un CD con le canzoni eseguite.

­       “Festa dell’amicizia”: Concerto in collaborazione con le Scuole Speciali, che hanno curato la scenografia. Durante il Concerto sono state presentate le canzoni realizzate dai gruppi.

­       Cena dell’amicizia al termine del Concerto.

­       Trasmissione radio “Squadra esterna” della RSI, durante la quale i gruppi hanno potuto presentare le loro canzoni e le loro motivazioni.

 

Il progetto, il cui sottotitolo è “Scarabocchiando ciò che canto e musicando ciò che scrivo”, vuole essere uno stimolo rivolto ai giovani, perché si mettano in gioco e, tramite la musica, esprimano i loro pensieri e i loro sentimenti. Infatti grazie alla sua capacità di parlare al cuore, la musica è sempre stata considerata strumento privilegiato di comunicazione, in particolare verso l’animo giovane che possiede una straordinaria capacità di assorbire i messaggi veicolati dalla musica.

 

Il progetto è partito come una sfida. Non si poteva prevedere come i giovani avrebbero reagito a un tema così personale, così mirato, visto che il futuro sono proprio loro.

La risposta è stata superiore alla più rosea previsione. Infatti ben 17 gruppi si sono presentati, gruppi costituiti da 5 – 7 giovani e anche gruppi più piccoli.

Rimaneva l’incognita della qualità, infatti i giovani dovevano elaborare una canzone sia nella parte musicale sia nel testo. Anche qui i risultati sono stati straordinari, con testi mai banali, ispirati e profondi.

Al Concerto e durante la trasmissione Radio RSI, i giovani erano molto emozionati, ma hanno riscosso un vero successo.

Per quanto riguarda le classi di Scuola Speciale che hanno collaborato per l’allestimento del Concerto, l’esperienza è stata molto positiva. Gli studenti disabili hanno presentato e installato una scenografia gradevole e fantasiosa, giocata sul tema dell’alimentazione del futuro e della coltivazione casalinga di ortaggi e frutta.

 

 

 

 

 

Gennaio 2016 – dicembre 2016

Attività di Utilità Pubblica (AUP)

 

Nel corso di quest’anno il Club per l’UNESCO Ticino ha avuto l’opportunità di stipulare un contratto con l’Ufficio Sociale e per l’Inserimento Professionale, che fa parte del Dipartimento Socialità e Sanità del Cantone Ticino.

Tramite questo contratto che riguarda una attività di utilità pubblica il Club ha potuto aiutare una persona disoccupata, in vista del reinserimento nel mercato del lavoro.

Il Club è stato autorizzato per via delle sue molte attività e per le competenze in ambito formativo. Al Club è stata assegnata una signora, la signora Nadia Turba, perché potesse approfondire le attività di segretariato.

Nel corso dell’anno, la signora Nadia ha svolto attività di segretariato per il Club, attività di gestione all’interno della BISI (Biblioteca interculturale della Svizzera Italiana) e diverse traduzioni, date le sue conoscenze della lingua francese.

La signora Nadia è stata impegnata, in collaborazione con il progetto Bibliomobile, nella organizzazione di alcuni pomeriggi di lettura creativa, a favore dei bambini delle Scuole elementari cittadine. Dopo il successo estivo di “Racconti in erba”, nel parco di Villa dei Cedri il 28 settembre, è stata realizzata la storia “Fortunatamente”, una lettura animata, piena di idee buffe, bizzarre e sorprendenti.

Questa attività di utilità pubblica si sta svolgendo con piena soddisfazione di tutte le parti, il Club ha già ottenuto una prima proroga del contratto e si augura di poterne ottenere una seconda, per il prossimo anno.

 

 

Autunno 2016

Statua della Traslazione

 

A partire dall'anno 2013 il Club ha dato molta importanza allo studio e alla riscoperta delle 40 Chiese e Cappelle dedicate alla Vergine Lauretana, erette nei secoli XVI e XVII in tutto il territorio Svizzero. Queste Cappelle sono la splendida testimonianza dell'eccezionale venerazione alla S. Casa di Nazareth, reliquia conservata nel Santuario di Loreto nelle Marche. Il tempo e le vicende storiche e culturali hanno inciso sulla vita di molte di queste Cappelle, eppure non poche si presentano ancora oggi come Santuari ricchi di vita e di attrazione e come monumenti di notevole valore storico ed artistico.

In questi ultimi tre anni, il Club si è concentrato sulla Chiesa dedicata alla Vergine Lauretana che si trovava a Bellinzona, in via Orico. Lo studio delle fonti storiche Ticinesi, ha permesso di rintracciare, nel coro della Chiesa di San Rocco a Bellinzona, una statua di legno che rappresenta la Traslazione della Santa Casa. Gli studi effettuati dall'ufficio dei Beni Culturale del Cantone Ticino, hanno permesso di confermare che certamente questa statua proviene dalla Chiesa Santa Maria di Loreto, demolita nel 1882 di cui si fa riferimento in alcuni testi di storici Ticinesi.
La statua è di notevole fattura e risale ai primi anni del 1500;
era conosciuta, ma si trovava nascosta sotto un lenzuolo, nel coro in disuso della Chiesa di san Rocco a Bellinzona. Il legame tra questa statua e la Chiesa di santa Maria di Loreto era invece dimenticato.

Che si tratti della Vergine di Loreto è fuori di dubbio. La Vergine si trova assisa sulla Santa Casa di Nazareth, durante il miracoloso trasporto a Loreto per opera degli Angeli. Il Bambino regge nella mano il Globo. La casa è trasportata da quattro Angeli, di cui tre Cherubini. Un quinto Angelo, simmetrico al primo, è stato ritrovato nel febbraio 2016.

 

Nel febbraio del 2016 l’Ufficio dei Beni Culturali del Cantone Ticino ha deciso di procedere al restauro di questa statua. Nell'autunno di quest'anno la statua, opportunamente ripulita, è stata esposta nella Pinacoteca Cantonale Züst a Mendrisio, nella mostra "Legni preziosi". La mostra è stata inaugurata il 15 ottobre 2016 e rimarrà aperta al pubblico fino al 20 gennaio 2017.

Al termine della mostra è previsto un ulteriore restauro per riportare la statua al suo antico splendore. È bene ricordare che questa statua è stata realizzata nel 1500 presso una famosa bottega di Milano, la bottega dell'artista Giacomo Del Maino.

 

 

Autunno 2016

Una canzone per non dimenticare

 

Nell'autunno di quest'anno il Club per l'UNESCO Ticino ha nuovamente affrontato il tema dei Diritti Umani, nell'ambito del concorso pubblico Federica Spitzer 2017. Questo concorso è rivolto alle Scuole con l'obiettivo di far memoria dei genocidi, delle persecuzioni e dei totalitarismi e quindi di creare una coscienza critica volta a contrastare il razzismo e la violenza.

La Scuola di Musica Helvetic Music Institute, intendendo partecipare al concorso, ha chiesto la consulenza del Club per inquadrare il problema e per realizzare quattro schede didattiche da sottoporre agli studenti. Scopo ultimo delle schede didattiche è mettere gli studenti in grado di realizzare delle canzoni originali su uomini e istituzioni, che incarnano il sogno dei Diritti Umani e la speranza nel futuro.

 

Il Club ha affrontato il difficile argomento basandosi sul concetto seguente:

Il sogno dei Diritti Umani è il sogno dell’uomo di ogni tempo.

È il sogno del diritto di amare.

Amare la propria persona perché rispettata, non umiliata e torturata.

Amare la propria famiglia perché accettata e non perseguitata.

Amare la propria Nazione perché non artefice di violenza e terrore e non sopraffatta dall’odio e dall’ingiustizia.

Amare le proprie radici perché solide, forti e pacifiche.

Questo sogno è il sogno dell’UNESCO, che nell’atto costitutivo dichiara: “Poiché le guerre nascono nell’animo degli uomini, è nell’animo degli uomini che devono essere elevate le difese della pace, con l’Educazione, la Scienza, la Cultura e la Comunicazione”.

Il sogno dei Diritti Umani deve diventare il sogno delle nuove generazioni, che sono confrontate con uno scenario del mondo dove tanti focolai di guerra e di distruzione creano dolore e sofferenza.

 

22 e 23 ottobre 2016

Incontro con i club di Ginevra e Losanna

 

Sabato 22 e domenica 23 ottobre 2016, il Club per l'UNESCO Ticino ha ospitato le delegazioni dei Club di Losanna e di Ginevra, in occasione delle giornate del Patrimonio mondiale.

Le delegazioni sono arrivate a Bellinzona nel primo pomeriggio, alla nuova stazione di Bellinzona.

Sono state accolte dalla Scuola di danza "Area Danza" della maestra My Jung. Le giovani ballerine si sono esibite in uno spettacolo di danza ispirato al "Piccolo Principe". La coreografia si è svolta nella piazza Giuseppe Buffi, antistante la Biblioteca Interculturale della Svizzera Italiana.

Successivamente, all'interno della Biblioteca Interculturale, gli ospiti hanno assistito alla consegna del partenariato del Club per l'UNESCO Ticino, all'associazione "Helga for Africa" della famiglia Bonato. Il dott. Bonato ha poi tenuto una breve conferenza per illustrare le attività dell'Associazione in Burkina Faso e in Mali.

Nel tardo pomeriggio le delegazioni hanno potuto visitare il parco e il Museo di Villa dei Cedri. La direttrice signora Carole Haensler ha poi fatto visitare l'intero Museo, offrendo una visita guidata approfondita e interessante.

Nella nuova tenda multiuso di Villa dei Cedri tutti i partecipanti hanno potuto gustare un aperitivo con specialità armene e vino della riserva di Villa dei Cedri.

La serata si è conclusa con la cena all'antico e tradizionale ristorante Corona, nel Centro storico di Bellinzona.

Domenica 23 ottobre il presidente del Club ha accompagnato l'intera delegazione durante la visita dei Castelli. A questa visita ha presenziato e fatto da guida la signora Lia Sansossio Cippà, Presidente del Consiglio Comunale della città di Bellinzona.

Dopo il pranzo al Castello di Sasso Corbaro, le delegazioni sono ripartite per la Svizzera Romanda.

 

 Durante tutto il 2016


Diverse collaborazioni agli eventi di "Dyapason"

La rassegna Dyapason è promossa dalla Società Svizzera di Pedagogia Musicale.
Tanti sono stati i bei momenti e le serate organizzate all’Helvetic Music Institute, in cui il Club per l’UNESCO Ticino ha dato il suo appoggio e il suo contributo.

10 di marzo - Trio Lunaire

Virginia Rossetti al pianoforte, Andrea Mascetti al violino e Giacomo Grava al violoncello, hanno trasmesso con passione le emozioni e i sentimenti della musica classica.

31 di marzo - Quartetto Bakura

Il Postmoderno nella musica. In questo quartetto che compone brani per strumenti ad arco, vengono realizzati arrangiamenti di tutti gli stili musicali: dal pop al rock alla musica classica e al folk.

29 di settembre - Marco Zappa & Friends

Il cantautore ticinese si è esibito con una varietà di strumenti, presentando le sue composizioni dove si respira aria di Mediterraneo e di Ticino.


27 di ottobre - Concerto lirico King's Gala

La giovane soprano coreana Sarah Park e il tenore ticinese Mauro Bonomi con l'accompagnamento al pianoforte del maestro Beppe Sanzari, hanno offerto dei momenti di grande romanticismo cantando arie e duetti tratti dalle più celebri opere e operette dell'800 e del '900

24 di novembre - Trio Zeffiretto

La composizione e l'esecuzione in rosa. Sarah Albertoni al clarinetto, Veronika Kiss al fagotto, insieme alla maestra Zarina Armani Quadroni al pianoforte, si sono esibite in un repertorio cameristico che spazia dal '700 ai giorni nostri, rivalutando la musica composta da donne.

  

Partenariati

Nel 2016 il Club per l'UNESCO Ticino ha concesso due partenariati.

Marzo 2016

Partenariato al progetto "Swingando, sweet jazz project"

Settant'anni fa, dalle ceneri della seconda guerra mondiale, viene fondato l'UNESCO per sottolineare la responsabilità dell'uomo di fronte alla Storia.

"Poiché le guerre nascono nell'animo degli uomini, è nell'animo degli uomini che deve essere sparso il seme della Pace."

Da una generazione di sopravvissuti nasceva la preoccupazione per le generazioni future. Questa ricerca della solidarietà umana nello spazio e nel tempo costituisce la missione dell'UNESCO.

L’azione dell’UNESCO si realizza su tre livelli. Il livello Internazionale, che vede l’Organizzazione con sede a Parigi, definire le grandi linee-guida. Il livello Nazionale, che ha sede nelle capitali degli Stati membri e che ha il compito di trasmettere e mettere in pratica all’interno di ogni nazione, i valori dell’UNESCO di tolleranza e di pace. Infine il livello Regionale, che ha sede nei Centri e nei Club UNESCO sparsi su tutta la Terra, i quali traducono in attività concrete i principi dell’Organizzazione, a diretto contatto con la Società Civile.

Il Club per l’UNESCO Ticino ha la facoltà di assegnare il proprio Partenariato ad attività meritevoli di attenzione, che rispecchiano gli ideali dell’UNESCO. Il Partenariato ha un valore strettamente etico e morale e non prevede alcun sostegno di tipo finanziario. L’iniziativa che riceve il Partenariato ha la facoltà di porre in evidenza sulle proprie pubblicazioni, il logo del Club con l’indicazione Partenaire. Le iniziative devono avere carattere regionale, devono trovarsi nell’ambito dell’Educazione, della Scienza, della Cultura e della Comunicazione e devono avere un argomento che rientra in un preciso ambito, ambito che viene stabilito ogni quattro anni.

 

Il Club per l'UNESCO Ticino assegna il proprio partenariato al gruppo musicale "Swingando, sweet jazz project".

 

"Swingando, sweet jazz project" è un gruppo composto da tre musicisti, che nasce nella Svizzera di cultura latina e di lingua italiana e propone con passione e determinazione musica d'ambiente.

L'idea di usare lo Swing per suonare brani di ogni genere, (che vengono arrangiati ed eseguiti al ritmo dondolante tipico dello swing), è un'idea esplosiva in cui i tre artisti credono fermamente.

C'è unione di intenti fra Lulo Tognola al piano, Matteo (Peo) Mazza alla batteria e Fredy Conrad al contrabbasso e c'è tanta intesa, tanta competenza e tanta esperienza.

Nessuno di loro è protagonista, perché protagonista è l'allegria: travolgente, contagiosa, assoluta.

 

Si possono considerare tre aspetti

 

1)     Creatività e Musica
“Creatività e Musica” è un tema caro all’UNESCO, che dal 2004 ha istituito la rete delle “Città creative della Musica” (Convenzione UNESCO del 2004 per la promozione delle Città creative). Tra le tante città del mondo che si sono candidate, l’UNESCO attualmente ne ha scelte dieci, (Bologna, Siviglia, Glasgow, Gent, Bogotà, Brazzaville, Mannheim, Hanover, Hamamatsu e Varanasi). Queste sono città dove  “..alla tradizione musicale antica, si fonde la vivacità e la vitalità della musica contemporanea.” Eccellenza del passato e ricchezza del presente fanno di queste città il luogo migliore dove produrre e consumare musica. Così si comprende quanto la creatività musicale all’interno di una città, sia importante per l’UNESCO. Le città infatti si impegnano ad agevolare la partecipazione dei cittadini alla vita culturale, ad integrare la cultura musicale nel piano dello sviluppo urbano e a promuovere l'educazione all'ascolto.
Non più musica cupa, chiassosa e sconnessa, ma “musica come motore creativo di sviluppo durevole, dinamico e innovativo, che promuove la coesione sociale, il dialogo fra generazioni e fra culture diverse.”
Il gruppo “Swingando, sweet jazz project” ha con semplicità e onestà colto nel segno questi obiettivi dell’UNESCO, presentando un repertorio stimolante, elegante e coinvolgente, che all’interno degli spazi cittadini, promuove una cultura musicale creativa rivolta a tutti.

2)     Partecipazione
Negli anni ’70  Giorgio Gaber cantava :
La libertà non è star sopra un albero 
non è neanche il volo di un moscone 

la libertà non è uno spazio libero 
libertà è partecipazione.
Questa parola "partecipazione" si oppone alla narcosi dei sentimenti e degli slanci che tante volte caratterizza lo stile di vita dei nostri tempi. La musica del gruppo “Swingando, sweet jazz project” è un esempio dirompente di forza creativa ed è uno strumento espressivo che non disdegna di valorizzare la memoria musicale e vuole dare un messaggio gioioso, rivolto al cuore e alle emozioni delle persone.

3)     Patrimonio Culturale Immateriale
Il gruppo “Swingando, sweet jazz project” ha voluto rielaborare molti brani musicali che fanno parte della tradizione, spaziando oltre gli standard Jazz degli anni ’40 e ’50. Così il trio ha creato arrangiamenti acrobatici per proporre musica che raggiunge tutte le generazioni e tutti i gusti. La salvaguardia delle tradizioni è fondamentale per l’UNESCO, infatti l
’UNESCO nel 2003 ha voluto riconoscere l’importanza di questo patrimonio umano con il nome di Patrimonio Culturale Immateriale.
“I saperi e le pratiche legati all’artigianato tradizionale, così come le consuetudini sociali e gli eventi rituali, insieme alle espressioni orali e musicali, fanno parte del Patrimonio Culturale Immateriale che l’UNESCO intende salvaguardare, con lo scopo di promuovere la consapevolezza del loro valore in quanto componenti vitali delle Culture Tradizionali”. (Convenzione UNESCO del 17 ottobre 2003 per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale.)

 

Date queste premesse il Club per l’UNESCO Ticino assegna il Partenariato al gruppo "Swingando, sweet jazz project". L’utilizzo del logo del Club permetterà la visibilità di questo Partenariato.

 

 

Ottobre 2016

Partenariato al progetto "Helga for Africa – Club dei 100"

Poco più di settant'anni fa, dalle ceneri della seconda guerra mondiale, viene fondato l'UNESCO per sottolineare la responsabilità dell'uomo di fronte alla Storia.

"Poiché le guerre nascono nell'animo degli uomini, è nell'animo degli uomini che deve essere sparso il seme della Pace."

Da una generazione di sopravvissuti ha origine la preoccupazione per le generazioni future. Questa ricerca della solidarietà umana nello spazio e nel tempo costituisce la missione dell'UNESCO.

L’azione dell’UNESCO si realizza su tre livelli. Il livello Internazionale, che vede l’Organizzazione con sede a Parigi, definire le grandi linee-guida. Il livello Nazionale, che ha sede nelle capitali degli Stati membri e che ha il compito di trasmettere e mettere in pratica all’interno di ogni nazione, i valori dell’UNESCO di tolleranza e di pace. Infine il livello Regionale, che ha sede nei Centri e nei Club UNESCO sparsi su tutta la Terra, i quali traducono in attività concrete i principi dell’Organizzazione, a diretto contatto con la Società Civile.

Il Club per l’UNESCO Ticino ha la facoltà di assegnare il proprio Partenariato ad attività meritevoli di attenzione, che rispecchiano gli ideali dell’UNESCO. Il Partenariato ha un valore strettamente etico e morale e non prevede alcun sostegno di tipo finanziario. L’iniziativa che riceve il Partenariato ha la facoltà di porre in evidenza nello svolgimento delle proprie attività, il logo del Club con l’indicazione Partenaire. Le iniziative devono avere una componente regionale, devono trovarsi nell’ambito dell’Educazione, della Scienza, della Cultura e della Comunicazione e devono trattare un argomento che rientra in un preciso ambito, ambito che viene stabilito ogni quattro anni.

Il Club per l'UNESCO Ticino assegna il proprio partenariato al progetto "Helga for Africa".

 "Helga for Africa" nasce a Lodrino sette anni fa, a seguito di un viaggio nell'Africa subsahariana della signora Helga Bonato. E proprio nelle due Missioni italiane delle Suore dell'Immacolata Regina della Pace, in Burkina Faso e in Mali, che inizia una collaborazione intensa e appassionata tra Helga, le Missioni e la popolazione africana.

Lo slancio e l'entusiasmo di Helga trascina e contagia amici e conoscenti e si concretizza in ben quattro container che nell'arco di questi sette anni, portano nelle Missioni in Africa una miriade di attrezzi, di utensili, di generi di prima necessità e nell'ultimo container, perfino una trentina di biciclette, un'automobile usata e un bel numero di libri in francese per la realizzazione di una prima biblioteca.

È proprio vero che da cosa nasce cosa e che la generosità di tante persone viene valorizzata e si rende visibile quando diventa cittadinanza attiva e aiuto concreto.

 Si possono considerare due aspetti.

1)     Sviluppo sostenibile.
Lo Sviluppo sostenibile è un tema talmente importante per l'UNESCO da diventare un ambito permanete di studio e un argomento di dibattito continuo.
Quando gruppi o associazioni di volontari come "Helga for Africa" dedicano disinteressatamente le proprie forze all'aiuto dei più deboli, viene a crearsi un movimento di solidarietà che va ben oltre le regole della semplice razionalità.
È proprio così. "Helga for Africa" ha promosso varie iniziative di solidarietà con la comunità povera delle Missioni in Burkina Faso e Mali, non considerando però questi gruppi di persone semplicemente come oggetto di interventi assistenziali, ma come soggetto di sviluppo.
È sempre importante dare dignità, battersi per i diritti umani e sentirsi parte di un progetto di cooperazione e solidarietà. È questo il senso dello Sviluppo sostenibile promosso da
"Helga for Africa".

2)     Nuovo Umanesimo
"Aiutami ad aiutare i bambini del Mali e del Burkina Faso". Con queste parole "Helga for Africa" si presenta la pubblico di Facebook. Nelle sue pagine c'è un mondo che testimonia la voglia di condividere, l'urgenza di essere presenti, il desiderio di sognare e la volontà di aiutare. È questo il Nuovo Umanesimo di cui tanto si parla , ma che spesso rimane astratto e incomprensibile. Non più solo una parola, ma un orizzonte che vede al centro l'essere umano e le sue sfide. Ed è proprio una sfida quella che "Helga for Africa" affronta quando carica nel suo ultimo container, oltre a tantissime cose, anche 2000 libri in francese per realizzare una prima biblioteca a Bobo-Dioulasso, in Burkina Faso.
Una biblioteca è un simbolo in tutte le culture, perché i libri contengono una forza unica: sono uno stimolo e un motore di creatività, di fantasia e di gioia.
È proprio questa utopia di cui ha tanto bisogno l'Africa e con lei tutti i paesi più poveri: immaginare e costruire nuovi scenari e modalità concrete di sviluppo, perché si possa rialzare la testa dopo il giogo coloniale, lo sfruttamento economico, la sofferenza e la guerra.
"Helga for africa" è un esempio perché raccoglie la sfida e non rimane passivamente a guardare. Immagina e progetta soluzioni anche semplici ma efficaci, realizza il possibile e tenta l'impossibile.


 

Date queste premesse il Club per l’UNESCO Ticino assegna il Partenariato a "Helga for Africa – Club dei 100". L’utilizzo del logo del Club nello svolgimento delle proprie attività, permetterà la visibilità di questo Partenariato.

 

 

Roberto Ghini, Presidente